Diedro Casarotto-Radin allo Spiz di Lagunaz

LEGGI LE AVVERTENZE:... Le relazioni degli itinerari qui descritti sono compilate con la massima coscenziosità, ma non possono sostituire il buon senso o l'esperienza di chi li intraprende. IN VALLE DI SAN LUCANO MANCA LA COPERTURA TELEFONICA e gli unici punti di ristoro gestiti sono a fondovalle. Invitiamo inoltre ad INFORMARSI AL MOMENTO DELL'EFFETTIVA PERCORRIBILITA' DEI PERCORSI qui descritti. Decliniamo quindi ogni responsabilità sulla fruizione di quanto presente in questo sito, sull'errata interpretazione o sull'incoscenza di chi intraprenderà le passeggiate, le escursioni a piedi, in mountain bike o con gli sci e le ascensioni qui descritte.
Per le relazioni delle vie alpinistiche data la loro natura rimandiamo ai testi e alle guide acquistabili in zona.

DIEDRO CASAROTTO-RADIN ALLO SPIZ DI LAGUNAZ

Spiz di Lagunàz - Pale di San Lucano - 2338 m.s.l.m.
Apritori: R.Casarotto, P.Radin 1975
Dislivello: 700 + 650
Difficoltà: 6a+ / VII-,A1
Tempo di percorrenza: 2 giorni

L'itinerario di avvicinamento è percorribile ma è stato pesantemente danneggiato dall'incendio e dall'Uragano Vaia dell'autunno 2018. Al 9 Giugno 2019 è già stato percorso da due cordate. Gli itinerari di ritorno risultano invece percorribili. Per ulteriori e più dettagliate info scrivere con qualche giorno di anticipo alla pagina Facebook Valle di San Lucano - Taibon - Dolomiti.

Questa superba via alpinistica risale uno dei più suggestivi diedri delle Dolomiti. L'ambiente è isolato ed ostile, e solamente poche e ben affiatate cordate osano affrontare questo itinerario. Sopra lo zoccolo l'arrampicata diventa verticale e sostenuta, con difficoltà fino al 6a+, e una volta in vetta la discesa risulta ulteriormente complessa e impegnativa. Una Via, insomma, che non vi farà vedere anima viva per dei giorni.
Ciononostante il Diedro Casarotto-Radin allo Spiz di Lagunaz ha acquisito nei decenni una propria fama, e le cordate europee si sono susseguite negli anni, prima in silenzio, poi sempre più frequenti fino ad averne portato la pubblicazione nell'ultimo decennio su molte testate alpinistiche. Da allora il maggiore transito di rocciatori ha ripulito e agevolato l'esile traccia del labirintico zoccolo, e la discesa in corda doppia è divenuta sempre meglio attrezzata e più visibile.
Nel suo complesso (zoccolo + arrampicata + discesa) la Via risulta essere una delle più impegnative delle Dolomiti.

Relazioni della via e ulteriori informazioni si possono trovare nei vari testi alpinistici facilmente acquistabili nelle cartolerie e librerie di Taibon ed Agordo.








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